Mattin,
dopo una gavetta fatta di infinite autoproduzioni e successivi lavori
più o meno ufficiali, si è attirato un seguito di
appassionati non
indifferente e soprattutto la stima di gran parte degli addetti ai
lavori (mi riferisco soprattutto ai musicisti) tanto da essere tirato
dentro ogni qual volta si parla di avanguardia europea (e a ciò
ha
contribuito anche il suo cambio di residenza da Bilbao a Berlino). Tali
eventi hanno permesso così al suo palmares di allargarsi a
collaborazioni molto importanti, su tutti, il più riuscito, il
progetto
Sakada. Di Lucio Capece, invece, argentino di nascita, residente
attualmente anche lui a Berlino, risalta una discografia più
contenuta
ma anche accuratamente ‘mirata’, vedi il disco per la Creative Sources
insieme a Robin Hayward, Rhodri Davies e Julia Eckhardt. “Universal
Prostitution” segue di un anno “No More Music”, disco d’esordio dei due
con la sigla omonima, e come il predecessore si estrinseca in una
mostra di digital noise prodotto dai computer dei due (Capece utilizza
anche il sassofono, ovviamente processato al pc).
Questo in oggetto è un lavoro al limite dell’udibile, basti
considerare
che, posizionato al volume minimo, il suono fa ancora la sua porca
figura. È vero che dischi noise come questi se ne sentono e se
sono
sentiti tanti, in una gara suicida tendente al suono più omicida
in
circolazione; tuttavia la sensazione in questo caso è che venga
meno la
gratuità, in termini di rumore, di certe produzioni del genere
ed
emerga, dall’ascolto (sofferto) del disco, una volontà di
apertura
tendente allo scardinamento di un (consueto) suono monolitico: in
questo, gioca un ruolo decisivo sia l’utilizzo della voce al cui
servizio si mette il tessuto strumentale (Universal Prostitution),
sia le studiate pause dal rumore incompromissiorio (la parte centrale
di Consumed), sia alcuni riusciti giochi ritmici (Work=Decapitated
Life).
Con tanta buona pace dell’ascoltare, questo disco può
diffondersi anche oltre l’ortodossa cerchia dei fan.
p.s. non adatto ai bambini, può causare effetti indesiderati,
consultare il medico prima dell’uso, leggere accuratamente le
avvertenze.
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