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Altro discorso, più fine e articolato per fortuna, è quello proposto dal gruppo Sakada. Formazione che, oltre ai già presenti Mattin, Eddie Prévost e Rosy Parlane (all'occasione assente) si espande ad altre entità, prendendo così le sembianze di un piccolo collettivo. Il melange viene stretto con nomi più o meno noti nel 'giro' come: Mark Wastell, Margarida Garcia e Rhodri Davies. Svariati sospiri del passato riaffiorano durante l'ascolto della mini suite: Morton Feldman (un telaio di suoni che s'incastrano e si susseguono in un crescendo che assume sempre più tinte omogenee), l'evidente richiamo AMM, l'estrema radicalità d'improvvisare (il suono grattugiato e ostico ottenuto dagli strumenti) che con agio trasporta, visto anche il ruolo della Garcia, nelle recenti svolte sonore portoghesi.
Ricapitolando: la forzata esasperazione sonica di “North Six” si bilancia in negativo con l'intensità di “Never Give Up On The Margins Of Logic” che, seppur ricavata da moduli già solidificati in svariate esperienze simili, riesce a donare venti minuti sfiorati di piacevole di(a)strazione uditiva.
discography
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